Il Decreto Legislativo n. 105 del 23 luglio 2021 ha previsto un nuovo impiego delle certificazioni verdi COVID-19, anche note come Green Pass, a partire dal 6 agosto. Il Green Pass infatti veniva già utilizzato da chiunque volesse fare viaggi all’estero e da domani diventerà obbligatorio per l’ingresso ad eventi e a locali pubblici in Italia. Vediamo tutti i dettagli!
Cos’è il Green Pass?
Si tratta di un certificato che viene rilasciato nelle seguenti casistiche: dopo una o due dosi di vaccino, se si ha un certificato di guarigione dal Covid nei sei mesi precedenti o se si ha un tampone negativo effettuato nelle 24 ore o 72 ore precedenti. La Certificazione contiene un codice a barre bidimensionale (QR code) con una firma digitale del Ministero della Salute per impedirne la falsificazione. Il certificato può essere stampato, salvato sullo smartphone, scaricato nell’App Immuni o nell’App IO e presto sarà disponibile anche nel Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale.
Come posso ottenerlo?
Sono previsti diverse modalità:
- Sul sito “Certificazione Verde COVID-19”, dopo esserti autenticato con le credenziali SPID o CIE, oppure con i dati della tua tessera sanitaria, oppure con la carta d’identità, oppure con il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS;
- Accedendo al tuo Fascicolo Sanitario Elettronico, con le modalità previste nella tua Regione di assistenza;
- Utilizzando l’App Immuni attraverso l’apposita sezione “EU digital COVID certificate” visibile nella schermata iniziale della APP;
- Utilizzando l’App IO, ricevendo direttamente un messaggio ogni volta che la Piattaforma nazionale rilascerà un certificato intestato a te.
Se non disponi dei mezzi tecnologici adeguati il medico e il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la tua Certificazione verde COVID-19. Dovrai fornire solo il tuo codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria.
A cosa serve?
Dal 6 agosto servirà per accedere ai seguenti servizi e attività:
- servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso;
- spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
- musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
- piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- sagre e fiere, convegni e congressi;
- centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
- attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- concorsi pubblici.
Insieme al pass può sempre essere richiesto anche un documento di identità.
Il pass consente inoltre agli accompagnatori dei pazienti non affetti da COVID-19 di permanere nelle sale di attesa e di accettazione dei reparti di pronto soccorso e dei reparti delle strutture ospedaliere. Consente anche di far visita a un malato o a una persona anziana nelle strutture sanitarie e sociosanitarie come RSA, Hospice, Case di riposo, strutture per la riabilitazione.
Ricordiamo che già dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 è valida come EU digital COVID certificate e rende più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen, anche se in tal caso non sempre è sufficiente una sola dose di vaccino. Alcuni Paesi infatti consentono l’accesso solo se il ciclo vaccinale è stato completato da almeno 14 giorni.
Devono averlo tutti?
Il green pass non è richiesto ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale (< 12 anni, ai quali può comunque essere richiesto un documento di identità per accertate tale requisito), e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica. Per queste persone verrà creata una Certificazione digitale dedicata. Finché questa non sarà disponibile, possono essere utilizzate quelle rilasciate in formato cartaceo.
Da quando e per quanto tempo è valido?
La Certificazione è valida da subito, tranne per la prima dose dei vaccini che ne richiedono due, o per i vaccini monodose. In tal caso la Certificazione è valida dal 15° giorno dopo la somministrazione.
Tutte le Certificazioni hanno durata limitata a seconda della prestazione sanitaria a cui è collegata: 48 ore per i tamponi, 6 mesi per i certificati di guarigione e 9 mesi per il completamento del ciclo di vaccinazione. In aggiunta, nei casi di vaccini doppia dose, la Certificazione generata con la prima dose scadrà con la generazione della Certificazione per seconda dose.
Sono titolare di una delle attività elencate, cosa devo fare?
Per prima cosa scarica l’app VerificaC19. Dovrai richiedere ai tuoi clienti di mostrarti il QR code e lo dovrai scansionare con l’app. Ne uscirà una schermata che indica con una spunta la validità della certificazione. Troverai poi nome, cognome e data di nascita del possessore. Chiedendo un documento di identità potrai accertarti che la certificazione appartenga realmente al cliente.
A seguito del controllo l’app può visualizzare i seguenti esiti:
- Schermata verde, “Certificazione Valida in Italia e in Europa” – al titolare della Certificazione è permesso svolgere attività o accedere a luoghi per cui in Italia è necessaria la Certificazione verde COVID-19 e inoltre gli è permesso viaggiare in Europa.
- Schermata azzurra, “Certificazione Valida solo in Italia” – al titolare della Certificazione non è però permesso viaggiare in Europa, ma può ugualmente svolgere attività o accedere a luoghi per cui in Italia è necessaria la Certificazione.
- Schermata rossa, “Certificazione non Valida” – questo accade quando la certificazione è scaduta o non è autentica.
- Schermata rossa, “Certificazione non ancora Valida” – questo significa che la certificazione non è ancora attiva. Ciò avviene per viaggiare in Europa nei casi in cui bisogna aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, oppure se il pass è stato rilasciato a seguito della prima dose dei vaccini che ne richiedono due, o per i vaccini monodose, e non è ancora trascorso il 15° giorno dopo la somministrazione.
Non è necessario essere connessi alla rete internet perché l’app funzioni.
Sono previsti controlli e sanzioni?
Si, in caso di mancanza di controllo del pass si rischia una sanzione pecuniaria da 400 a 1.000 euro, sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
L’App VerificaC19 fornirà dati personali?
No, il QR Code non rivela l’evento sanitario che ha generato la Certificazione verde. Le uniche informazioni personali visualizzabili dall’operatore saranno quelle necessarie per assicurarsi che l’identità della persona corrisponda con quella dell’intestatario della Certificazione. La verifica non prevede la memorizzazione di alcuna informazione riguardante il cittadino sul dispositivo del verificatore. In caso di formato cartaceo, piegando il foglio come indicato nelle istruzioni, sarà possibile tutelare le proprie informazioni personali.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI PUOI CONSULTARE IL SITO GOVERNATIVO UFFICIALE, OPPURE LASCIA UN COMMENTO O CONTATTACI IN PRIVATO.
Dott.ssa Federica Costa